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Il Business Plan è uno strumento di fondamentale importanza per la presentazione della strategia dell'impresa e per l'indicazione dei passi operativi attuali e futuri attraverso cui questa si realizza.
La rilevanza che è stata attribuita al Business Plan quale strumento di dialogo e confronto tra l'impresa ed il sistema finanziario, rischia di far passare in secondo piano la valenza del Business Plan come strumento guida interno di medio termine per la gestione dell'impresa e di matrice da cui si originano i budget annuali.
Aspetto questo che invece è altrettanto importante e che merita attenzione anche da parte delle imprese che non presentano criticità sotto il profilo finanziario.
Disporre tempestivamente di informazioni contabili e gestionali è un'esigenza imprescindibile per il processo decisionale dell'azienda.
Informazioni attendibili sulle performance, sugli scostamenti rispetto alle previsioni, sull'andamento delle diverse aree aziendali, permettono di raggiungere obiettivi di miglioramento del governo dell'impresa e di efficienza dei processi.
Il processo di pianificazione e controllo può essere attivato con pochi strumenti informatici ma con molta conoscenza dell'organizzazione, a costi contenuti e incidendo sulle prassi aziendali con gradualità ma con chiara determinazione dell'obiettivo finale.
Una efficiente ed oculata gestione finanziaria deve prevedere per tempo il fabbisogno finanziario in modo da consentirne la copertura, minimizzare oneri finanziari e costi bancari, migliorare il dialogo e il giudizio sull'Azienda da parte del sistema bancario.
Il tema è di particolare attualità a seguito dell'introduzione del complesso di norme e vincoli noti come "Basilea 2 e 3" che inducono il sistema bancario ad essere maggiormente selettivo nella concessione degli affidamenti e ad appesantire il costo dell'accesso al credito per tutte quelle società che non lo gestiscono con efficienza e puntualità.
La recente riforma del diritto societario ha attribuito agli amministratori, tra i compiti principali, la verifica dell'esistenza e del corretto funzionamento "assetto organizzativo, amministrativo e contabile" (art. 2381 C.C.), vale a dire del Sistema di Controllo Interno (SCI).
Ciò comporta l'identificazione dell'insieme di strutture organizzative, processi e procedure volte a garantire la realizzazione delle componenti principali di una corretta gestione.
La responsabilità amministrativa da reato (penale) di società ed enti riguarda i reati commessi, nell'interesse delle società stesse, da soggetti dell'organizzazione che realizzano materialmente il fatto; tra i principali reati previsti dalla norma si annoverano i reati di corruzione, i reati contro la pubblica amministrazione, ed i reati societari.
A carico dell'ente responsabile vengono stabilite sanzioni amministrative pecuniarie molto pesanti, nonché sanzioni interdittive estremamente pericolose per la sopravvivenza stessa della Società.
L'ente è esonerato da responsabilità se dimostra di aver adottato ed efficacemente attuato Modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire la realizzazione degli illeciti penali contestati (art. 6 Dlgs 231/01).
Tutte le Società che possono potenzialmente trovarsi in questa situazione hanno la necessità di predisporre ed attuare il "Modello".